

Come mettere in scacco il colesterolo
Prima di parlare di colesterolo va precisato che è una sostanza importante per l’organismo, nel quale svolge alcune funzioni insostituibili. È la sua presenza in eccesso a costituire un fattore di rischio per l’apparato cardiovascolare, cioè una condizione che aumenta la probabilità di malattie gravi e talvolta purtroppo fatali: depositandosi sulle pareti dei vasi, infatti, concorre alla formazione delle placche aterosclerotiche, che riducono il flusso sanguigno, rendono le arterie più rigide e fragili e favoriscono la formazione locale di trombi.
FUNZIONI DEL COLESTEROLO
Il colesterolo viene in parte assunto con l’alimentazione in parte prodotto da tutte le cellule dell’organismo, in particolare quelle del fegato. Il suo ruolo fisiologico può essere così sinteticamente schematizzato:
- è la “base” della vitamina D e degli ormoni steroidei, tra cui il cortisolo e gli ormoni sessuali (androgeni ed estrogeni).
- è un componente della membrana delle cellule ed è di notevole importanza nel tessuto nervoso.
- è un componente degli acidi biliari, che contribuiscono alla digestione dei grassi.
Nel corpo umano sono presenti in media 60-150 grammi di colesterolo, di cui 5-20 nel sangue e meno di uno nelle arterie. Con l’alimentazione si apportano ogni giorno 0,2-0,5 grammi (un uovo, per esempio, contiene 170-200 mg, il burro 250 mg/100 g, la carne 60-70 mg/100 g).
PERCHÉ PUÒ AUMENTARE
In una minoranza di individui l’aumento dei valori di colesterolo (ipercolesterolemia) è legato a motivi genetici, ma nella maggior parte dei casi è dovuto a una dieta scorretta o a un aumento incontrollato della produzione da parte del fegato, per lo più osservato con l’avanzare dell’età.
Un errore da evitare è quello di considerarlo come un problema a sé stante: spesso, infatti, l’aumento del colesterolo si accompagna ad altri importanti fattori di rischio cardiovascolare, come l’obesità e l’ipertensione. Anche il diabete comporta un aumento del colesterolo e dei grassi circolanti e richiede pertanto un attento monitoraggio.
COSA FARE CONTRO IL COLESTEROLO ALTO
Alla luce di quanto illustrato appare evidente che per ridurre il colesterolo alto servono più provvedimenti: ove necessario il medico può prescrivere dei farmaci specifici ma è sempre imprescindibile il cambiamento dello stile di vita. Cardini fondamentali sono infatti l’attività motoria – è utile almeno mezz’ora di cammino di buon passo ogni giorno – e l’alimentazione, che deve prevedere una riduzione delle calorie e dei cibi più ricchi in colesterolo e grassi saturi e un aumento dell’apporto di fibre e antiossidanti.
La dieta è per l’appunto un fattore da non trascurare nella cura dell’ipercolesterolemia.
Gli alimenti concessi sono:
- carni bianche (pollo, tacchino, petto di faraona, agnello, coniglio)
- tutti i tipi di pesce magri (per esempio merluzzo, sogliola, orata)
- latte magro, yogurt, ricotta
- pane integrale, grissini, fette biscottate, verdure, legumi e frutta
- olio di oliva, soia, girasole e mais
Da assumere con moderazione:
- carne di bovino adulto, wurstel, coscia di faraona, trippa di bovino
- capitone, anguilla, molluschi, aragosta e crostacei
- latte parzialmente scremato, mozzarella, fontina, robiola
- uova, gelato, crostata
Da evitare sono:
- insaccati (salame, pancetta, coppa, salsiccia, cotechino), patè di fegato
- latte intero, panna, asiago, provolone, gorgonzola, mascarpone, brie e formaggi grassi o stagionati
- liquori, aperitivi alcolici, sughi soffritti
- marzapane, crema al burro, cioccolato, gelato con panna
- burro, lardo, strutto, olio di arachidi


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