


I BRUTTI SCHERZI DELL’ANSIA
Cos’è l’ansia? Qualcuno potrebbe rispondere che è un modo di essere, una condizione, un disagio, un sentimento… l’ansia è innanzitutto una reazione o, se si vuole, un meccanismo di difesa naturale. Di fronte a uno stimolo imprevisto o a un pericolo, infatti, il cervello valuta istantaneamente il da farsi, che si traduce in due sole opzioni: affrontarlo, ossia combattere, o allontanarsi.
L’ansia può essere considerata come quel catalizzatore che permette di mobilizzare immediatamente tutte le risorse necessarie a gestire una situazione, in quanto sia la difesa sia la fuga richiedono un impegno. Di per sé, quindi, l’ansia è un elemento favorevole. Diventa invece negativa quando non è proporzionata alla situazione: in questo caso si genera confusione, l’individuo non sa più cosa fare e se manca del tutto l’autocontrollo può scatenarsi il panico. Non solo. L’ansia può indurre somatizzazioni, ossia può causare disturbi fisici tali da far sospettare una malattia: esempi classici sono la fame d’aria (mancanza di respiro), l’oppressione al torace, che può far sospettare un attacco cardiaco, la perdita della forza e del coordinamento muscolare, dolori muscolari, nausea e così via. Perfino la vista del camice o il pensiero di dover misurare la pressione può farne innalzare i valori.
- COSA SI PUÒ FARE ALLORA?
Innanzitutto, imparare a conoscersi: nessuno è immune e in qualsiasi momento della propria vita l’ansia può giocare brutti scherzi. parlare con il medico è sempre la strategia migliore per chiarirsi le idee e evitare di farsi condizionare da idee o pensieri fuorvianti. - Il peggiore antidoto della paura è insomma la ragione: non sempre, è vero, si riescono a dominare le proprie preoccupazioni, ma il ricorso al confronto e al dialogo con un esperto, ad attività piacevoli e a tecniche di rilassamento può essere di aiuto per neutralizzare o quanto meno ridimensionare l’ansia. Non dimentichiamo, infine, che l’ansia è anche nemica dell’aderenza: può far dimenticare di assumere (come pure di aver già assunto) i farmaci o di sottoporsi a esami di controllo, magari per timore del loro esito.
L’impiego di un diario o di altri sistemi per tenere sotto controllo la propria situazione è la soluzione più efficace sia per mantenere l’aderenza sia per tenere in scacco l’ansia.


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