


IL RITMO CIRCADIANO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
L’alternanza luce/buio, caratteristica di ogni giornata, non condiziona soltanto il ritmo sonno/veglia, ma molte altre funzioni del nostro organismo come per esempio la temperatura corporea, la secrezione di cortisolo e la pressione arteriosa.
ANDAMENTO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
La pressione arteriosa registra una diminuzione nel periodo notturno e un graduale aumento nelle prime ore del mattino. Non si tratta, però, soltanto di una mera curiosità. Il monitoraggio della pressione, che può essere effettuato mediante opportuni strumenti, ha infatti dimostrato che, oltre ai valori misurati, conta anche il suo andamento nel corso della giornata. Per esempio, si è scoperto che un ridotto calo notturno, caratteristico degli individui detti “non dippers”, si associa a un maggior rischio di danno d’organo, ossia di complicazioni a livello di rene, cuore e retina, che sono classici bersagli dell’ipertensione.
- In altre parole, UN’ALTERAZIONE DEL RITMO CIRCADIANO DELLA PRESSIONE DIVENTA UN ULTERIORE FATTORE DI RISCHIO IN AGGIUNTA ALLE CONSEGUENZE DELL’IPERTENSIONE STESSA.
Questo dato ha anche un’importante ricaduta pratica per il medico, che deve preoccuparsi non soltanto di abbassare i valori della pressione arteriosa, ma anche di controllarla nel rispetto del suo normale andamento giornaliero.


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