


PREVENIRE L’ICTUS CON L’ATTIVITÀ FISICA
Muoversi. È questa l’indicazione pratica che emerge da una revisione degli studi che si sono occupati dei benefici dell’attività fisica nella prevenzione dell’ictus. Non occorre diventare degli atleti, è bene puntualizzarlo, nel senso che chiunque può adottare uno stile di vita salutare: il “semplice” esercizio che potrebbe essere incluso nella propria programmazione del tempo libero può infatti ridurre dei due terzi il rischio di ictus.
Il movimento ha numerosi e importanti risvolti sia sul metabolismo (glicemia, livello di colesterolo e trigliceridi) sia sulla pressione arteriosa e perfino sul tono dell’umore. È poi dimostrato che l’attività fisica svolge un ruolo anche nel ridurre il rischio di ricorrenza dell’ictus (prevenzione secondaria), ossia nella comparsa di nuovi episodi dopo un primo evento. In questo caso è opportuna una sua pianificazione personalizzata, che tenga conto delle capacità motorie dell’individuo, della sua eventuale propensione a cadute improvvise (come si osserva nelle situazioni in cui sussistono disturbi dell’equilibrio) o di sue particolari necessità.
- Il messaggio, ribadito anche da numerose linee guida, rimane comunque univoco: la sedentarietà fa male al cuore, alle arterie e al cervello, e ogni strategia per contrastarla nella quotidianità non può che tradursi in una riduzione del rischio di malattie potenzialmente gravate da un’elevata probabilità di sequele irreversibili e invalidanti.
Fonte:
Prior PL, Suskin N. Exercise for stroke prevention. Stroke Vasc Neurol. 2018; 26; 3:59-68


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