

Se il medico fossi tu?
Cosa faresti in questi due casi se fossi tu il medico di famiglia? Leggi poi il commento finale, che ti può aiutare a capire l’importanza dell’aderenza e della strategia per promuoverla.
Cosa faresti tu?
- Consiglierei subito a Giada una cura diversa
- Invierei Giada da uno specialista
- Fisserei un nuovo appuntamento e, sgridandola, direi a Giada di venire soltanto dopo aver preso regolarmente il farmaco, senza preoccuparsi dei suoi effetti
- Cercherei di capire cosa è successo e, piuttosto che cambiare la cura, ridurrei la dose
Scopri la cosa giusta da fare
Scopri la cosa giusta da fare
Giada ha commesso una leggerezza molto frequente: al primo insorgere di un effetto collaterale, in questo caso dovuto a una riduzione eccessiva della pressione (il giramento di testa), ha ridotto l’assunzione della terapia, fino a sospenderla del tutto.
È opportuno che il medico prenda innanzitutto coscienza dell’accaduto e, anziché prescrivere una cura diversa o rinviare addirittura il paziente a un altro collega, riduca il dosaggio del farmaco.
Ognuno, infatti, risponde in maniera differente, e nel caso dell’ipertensione è importante stabilire, in base all’effetto ottenuto e alla tollerabilità, la dose più adeguata al singolo individuo. Il medico, inoltre, deve stimolare il paziente a riferirgli qualsiasi cosa e a non fare di testa propria.
Cosa faresti tu?
- Prescriverei a Vittorio una cura più drastica
- Suggerirei di iscriversi in palestra
- Consiglierei un giorno di digiuno per recuperare
- Spiegherei che la migliore efficacia della cura dipende anche dal cambiamento delle abitudini e che deve impegnarsi di più
Scopri la cosa giusta da fare
La cosa giusta da fare
Vittorio è…un tipo un po' pigro. Usa, giustamente, il cellulare per non dimenticarsi le cure, ma non ama evidentemente faticare per correggere le sue abitudini.
Nel suo caso è importante osservare che l’aderenza non riguarda soltanto i farmaci ma anche lo stile di vita, la cui correzione, nel diabete, rappresenta il primo obiettivo da raggiungere, ancora prima di fare ricorso ai farmaci.
Il digiuno non sarebbe produttivo, come pure non sarebbe opportuno ricorrere a una terapia più pesante senza intervenire sull’alimentazione. L’iscrizione in palestra non sarebbe una scelta sbagliata, ma in questo momento non prioritaria, in quanto Vittorio potrebbe cominciare a combattere la sedentarietà in una maniera più facile e altrettanto efficace.


Focus Ipertensione
La tua ipertensione è diventata un peso?
Conviverci in maniera più semplice è possibile.
Scopri di più sul sito
